28 giugno 2013

Vecchietta "insulta" Emilio Fede

Apro la categoria "miasmi ammorbanti" partendo da un personaggio che per me identifica lo schifo italiano: Emilio Fede, un mezzo uomo che ha dedicato la sua vita al compiacimento di chi gli ha dato un sostenimento economico e professionale violentando l'etica e la professione che dovrebbe invece svolgere: il giornalista. 
Soltanto quando riusciremo a tirarci fuori dalla puzza di fogna potremo accorgerci di quanto maleodorante sia la nostra società. Fino ad allora ne saremo assuefatti.

Prima di lasciarvi al video in cui una vecchietta, Annarella, approfitta della vicinanza di Fede per profetizzargli quanto gli spetta, voglio aprire questa categoria con la poesia che l'ha ispirata:

13 giugno 2013

Per i media non è importante cosa si dice ma CHI lo dice

Secondo la concezione pirandelliana dell'essere e dell'apparire ognuno di noi, agli occhi degli altri, non è cioè che sente di essere ma la rappresentazione che ognuno di noi da di quella persona. Quindi per qualcuno siamo simpatici, per altri non lo siamo affatto.
Forti di questa concezione i media sanno benissimo che possono giocare un ruolo fondamentale in questo processo valutativo della persona indirizzando la comunicazione.
Se vogliono far apparire qualcuno scontroso parlano di "ira funesta di Grillo", "urla di rabbia dal palco". Se lo vogliono far apparire pericoloso scrivono di: "terrorismo verbale" eccetera.

La categoria di questo blog "L'inganno delle parole" tratta proprio di questo. Un processo che inizia da lontano e che attraversa anche il "1984" di George Orwell con la geniale intuzione della neolingua.

Guardate come lo stesso concetto viene veicolato in modo opposto dalla stessa testata (sarà un caso ma la data è la stessa del romanzo Orwelliano):

19/05/1984 - intervento alla Camera prima del voto di fiducia

12 giugno 2013

Come uccidere la scuola pubblica. Bocciata mozione del M5S per ridare fondi alla cultura.


Per vostra fortuna non mi sono ancora stancato di mettervi in guardia e di farvi notare delle cose che poi prontamente dimenticate. Quando anche noi ci stancheremo vi resteranno due scelte: il cappio o la spranga. Oggi è successa una cosa che sarebbe stata l'apertura del 90% dei giornali di tutta europa e invece quì si parla del dissidio interno al M5S perchè 22 persone hanno votato Orellana come portavoce mentre 24 hanno votato Morra!

In questo articolo vedrete praticamente l'essenza dei partiti, capaci di votare CONTRO SE STESSI (come già accaduto con la mozione di Giacchetti, del PD, per eliminare il porcellum, votata contro proprio dal PD e da tutta l'aula tranne M5S e Sel).

Si perchè oggi il M5S ha presentato una mozione dal titolo quanto meno interessante "MOZIONE CONCERNENTE MISURE A SOSTEGNO DELLA SCUOLA, DELL'UNIVERSITÀ E DELLA CULTURA" che ha ricevuto il voto contrario di TUTTI i partiti in aula (vi prego di leggerne il testo che vi ho linkato)

07 giugno 2013

L'inganno delle parole: Labriola e Furnari docet

Ecco un testo che diventerà presto un classico della categoria "l'inganno delle parole" di questo blog: il comunciato che Labriola e Furnari hanno affidato a facebook per giustificare il loro passaggio al gruppo misto. In fondo a questo articolo quello di Manlio Di Stefano che li smentisce su tutti i punti.

Così si legge sulle pagine dei due ex M5S: "pur rimanendo fedeli alle Idee fondanti del nostro MoVimento, abbiamo deciso di lasciare l’istituzione “MoVimento 5 Stelle"."

Quindi secondo questo geniale trattato si rimane fedeli alle idee fondanti del PROPRIO MoVimento uscendosene.

"Siamo i primi Liberi Cittadini a compiere questo passo. Tra le cause di questa scelta meditata a lungo e, comunque, dolorosa, c’è una questione di cuore: l’ILVA, i suoi drammi e il coinvolgimento della nostra Taranto a cui il MoVimento ha voltato le spalle.

05 giugno 2013

Primo incontro coi deputati M5S in Sicilia - Parlament'Atti: Salvatore Siragusa


Una delle più grosse esigenze dei cittadini tutti, e della cosiddetta base del MoVimento 5 Stelle, era quella di conoscere per filo e per segno tutti gli atti parlamentari fatti dal movimento in questi primi 6 mesi di lavori all'interno dell'Assemblea Regionale Siciliana. La stessa esigenza l'ho sempre riscontrata nelle parole degli stessi deputati pentastellati che, rimanendo sempre chiusi a Palazzo dei Normanni dalle 09.00 alle 23.00, non avevano il tempo per comunicare alla gente quanto si stava facendo all'interno del gruppo e delle commissioni regionali.

Lo scopo di questi incontri, che abbiamo voluto chiamare Parlament'Atti, è proprio questo: dare le informazioni nude e crude senza la mediazione degli organi di stampa. Non sentirete applausi in sottofondo nè il gruppo parlamentare si aspetta un applauso. Vogliamo solo che la gente sia in grado di apprendere e, casomai, valutare positivamente o meno il loro impegno.