15 aprile 2008

...e come sempre mi accorgo che era solo un sogno!

Cos'altro dire? Raffaele Lombardo (fonte Wikipedia, prestate attenzione al rosso ed al grassetto!):
Biografia: Laureato in medicina e chirurgia e specializzato in psichiatria forense, nel 1977 è dirigente nazionale del Movimento Giovanile della Democrazia Cristiana guidato da Marco Follini.
Con la Dc farà poi carriera all'ombra di Calogero Mannino, del quale verrà considerato suo delfino [nel febbraio 1995 Mannino viene arrestato con l'accusa di concorso in associazione mafiosa.Nel 2001 viene assolto con formula piena "perché il fatto non sussiste", ma viene successivamente condannato in appello.Nel 2005 la Corte di Cassazione ha annullato la sentenza di condanna a cinque anni e quattro mesi di reclusione che gli era stata inflitta, riscontrando un difetto di motivazione(!?!?!?!?, ndr)].
Consigliere ed assessore al Comune di Catania, il 22 giugno 1986 è eletto deputato alla Regione Siciliana per il collegio di Catania con 37.900 voti di preferenza su 204.647 di lista.
Il 18 giugno 1991 è rieletto con 64.887 voti di preferenza su 241.659 di lista. Diviene quindi assessore regionale agli Enti Locali.
Il 22 aprile 1992 è arrestato per interesse privato e abuso d'ufficio[1], ma dopo essere stato condannato in primo grado, viene assolto in appello, nell'immediato deve però dimettersi da assessore.
Il 23 luglio 1994 è nuovamente arrestato per associazione a delinquere finalizzata a commettere reati contro la pubblica amministrazione per lo scandalo di un appalto da 48 miliardi di lire per i pasti all'ospedale Vittorio Emanuele II di Catania: secondo l'accusa, un comitato d'affari composto da Rino Nicolosi, Salvo Andò, Antonino Drago e lo stesso Lombardo avrebbe garantito l'appalto all'azienda dell'ex presidente dell'Inter Ernesto Pellegrini, in cambio di una corposa tangente di 5 miliardi di lire[2].
Un giorno prima dell'arresto viene sospeso (ai sensi della legge 55/1990) dalla carica di deputato e ciò fino al 29 settembre dello stesso anno[3].
Il 17 marzo 2000 Pellegrini patteggia ammettendo di avere versato la tangente ad alcuni politici, tra cui Lombardo, ma i giudici finirono per considerare quel denaro solo un regalo (ahahaha, ndr): il reato venne derubricato a finanziamento illecito ai partiti, reato che per gli imputati risultava ormai prescritto (e te pareva, ndr). I giudici, in sostanza, non riconobbero nei maneggi intorno all'ospedale Vittorio Emanuele l'esistenza di un vero e proprio comitato d'affari: per questa ragione, gli imputati furono assolti dall'accusa di associazione a delinquere, inizialmente ipotizzata insieme alla corruzione[4].
Dai giudici alla fine gli viene riconosciuto un indennizzo di 33 mila euro per ingiusta detenzione[5].
Il 17 dicembre 1994 Lombardo lascia con due anni di anticipo l'ARS.
È intanto eletto vicesegretario del Centro Cristiano Democratico siciliano.
Nell'estate 1997 fa il giro del mondo la notizia che Lombardo avrebbe acquistato in un'asta pubblica per una cifra irrisoria un archivio di libri e affini degli eredi di Giovanni Verga. Dopo varie polemiche sul perché sull'asta il Comune di Catania non abbia esercitato il diritto di prelazione, Lombardo dona tutto al Comune[6][7].
Nel giugno 1999 è eletto europarlamentare per il Ccd.
È vicesindaco di Catania nel 2000, quindi si dimette nel 2003 perché eletto presidente della provincia di Catania.
Nel 2004, viene riconfermato europarlamentare, dopo le dimissioni di Salvatore Cuffaro, nell'UDC, partito del quale è segretario regionale fino al 2005.
Nell'aprile 2005 costituisce quattro liste, tra cui il Movimento per l'Autonomia che, raccogliendo complessivamente il 20% circa di voti, si rivelano decisive per rieleggere Umberto Scapagnini (Forza Italia) sindaco di Catania.
In seguito alle accuse di gestione antidemocratica del partito rivoltegli dagli esponenti quarantenni dell'UDC siciliana, alle richieste di commissariamento degli stessi, all'arrivo di Luca Volontè in qualità di supervisore e di Francesco D'Onofrio in qualità di commissario, Lombardo esce definitivamente dall'UDC e lancia il suo Movimento per l'Autonomia, prevalentemente su scala meridionale, con l'intenzione espressa di costituire una sorta di terzo polo in alternativa agli schieramenti tradizionali, come già avvenuto alle elezioni comunali di Messina del novembre 2005, dove era alleato con l'europarlamentare ex-Alleanza Nazionale Nello Musumeci e la sua Alleanza Siciliana, oggi confluita ne La Destra, causando la sconfitta del candidato di centro-destra.
Alle elezioni politiche del 2006, si allea con la Lega Nord di Umberto Bossi, sancendo il Patto per le Autonomie, che si schiera con la Cdl e Silvio Berlusconi, che nel programma di governo recepisce i punti programmatici per lo sviluppo del Sud del Paese. Ottiene sei deputati e un senatore.
Lombardo è presidente dell'URPS, l'Unione delle Province siciliane.
Il 24 febbraio 2008 ufficializza la sua candidatura alla presidenza della Regione Siciliana, sostenuto dal suo movimento, dal Pdl e dall'Udc.
Le note si trovano in questa pagina.

GRAZIE SICILIANI, MI RACCOMANDO, NON SMENTITEVI MAI..

13 aprile 2008

Ti sogno, Palermo...

Oggi è tempo di elezioni ed io, mia cara Palermo, ti sogno così.. Com'eri accesa, giusta e passionale quel giorno.. Libera, indignata e soprattutto unita.. Appartenevi al popolo e non alla politica.. Eri un sogno.. Ma, si sa, i sogni finiscono all'alba ed oggi c'è una realtà con cui fare i conti.. Una realtà molto, troppo diversa da quel giorno.. Il funerale della giustizia, la fine della battaglia, la sconfitta della gente.. Quelle grida e quelle lacrime sembravano segni di riscossa, dell'inizio di una nuova coscienza, invece erano lacrime funebri per la scomparsa dell'ultima Dea, quella dura a morire ma che infine cade: la speranza.



Quella giornata è stata un sogno ma la realtà a volte è più tetra della notte. Perchè, si sa, "Il sonno della Ragione genera Mostri" (F. Goya, 1797, acquaforte , 21,6 × 15,2 cm).


La luce non si spegne quando noi dormiamo, ma quando a farlo è la nostra Ragione..

07 aprile 2008

Tempo di Petizioni

Adesso che tutti si iniziano a sciacquare la bocca con la parola "Democrazia" ed altre stronzate con le quali ci vogliono far credere di essere un popolo sovrano ed una nazione nella quale il cittadino è libero.. di scegliere la classe politica, di cercarsi l'informazione eccetera.. Adesso che si parla di moralità insomma adesso che tutto sembra rose e fiori perchè le elezioni si avvicinano, vediamo di usarli veramente questi mezzi che ci da in mano lo costituzione..E' partita da Palermo, ne ha anche parlato Stefania Petyx a "Striscia la notizia", una petizione on-line che potrebbe, se il Governo Siciliano la accogliesse, far cadere il malcostume tutto Siculo, di accattarsi i voti ed, in particolare, di fotografare la propria preferenza.. La proposta ricalca la scia di altri paesi come la Francia, ed altri, nei quali si vota senza chiudersi nella cabina elettorale.. La petizione chiede praticamente che vengano tolte le tendine in modo da votare ed essere più controllati (solo su possibili azioni illecite).. Ho fatto lo scrutatore e mi è capitato di percepire qualche flash o di trovare la cabina elettorale piena di manifesti e volantini.. Ecco la petizione!

Sempre a proposito di elezioni, cosa dire sui recenti arresti di due Presidenti di seggio a Palermo? Solo in quei due seggi sono stati rinvenuti ben 500 voti inventati a favore di Mr Diego Cammarata.. Tra parentesi dove ero io Olrando aveva stravinto.. Dovrei andare a vedere i risultati ufficiali.. E' nata un'altra petizione on-line che chiede che i risultati di quelle elezioni (su cui c'� stata un'inchiesta seria gi� dalla settimana successiva al voto) vengano messe in discussione alla luce dei recenti gravissimi fatti accaduti.. Prima di proporvi la petizione rinfrescatevi la memoria con questa inchiesta di Repubblica girata con una telecamera nascosta all'Ufficio Elettorale di Palermo.
Vi siete "arricriati"? Adesso vediamo di fare qualcosa.. Ecco la petizione!

Infine sempre un occhio all'antimafia: firmiamo una petizione molto importante in favore di Pino Masciari l'imprenditore calabrese che non si � piegato al racket, che ha denunciato, fatto arrestare e condannare decine di appartenenti alla `ndrangheta. La sua storia, a riflettori spenti, va avanti da ben 11 anni: da quando, nel 1997, fu sottoposto a un Programma Speciale di Protezione, insieme a sua moglie Marisa e ai suoi due bambini. La legge prevede che, dopo un certo periodo di tempo, il testimone di giustizia e la sua famiglia possano rientrare nella societ� come cittadini �normali�, ma oggi bisogna ammettere che non ci sono le condizioni perch� la sua famiglia continui a restare ancora in Italia considerando la situazione di abbandono e l'assenza dei settori preposti alla protezione, che sarebbe dovuta avvenire in modo vigile e costante nella localit� (per cos� dire) protetta. In data 31 marzo, l'imprenditore calabrese lascia la localit� protetta senza scorta per recarsi in Calabria come forma estrema di protesta in attesa della risposta delle istituzioni e contemporaneamente chiede per la famiglia asilo politico o adozione ad altro Stato.

02 aprile 2008

Al V2Day, ci sei o non ci sei?

Se hai intenzione di partecipare al V2Day, iscriviti anche tu e marcia virtualmente con noi!!!

Vday


Di cosa si occuperò il V2-Day? (direttamente dal sito di Beppe Grillo):

Tre referendum per una libera informazione in un libero Stato. Abolizione dell'ordine dei giornalisti di Mussolini. Abolizione del finanziamento pubblico all'editoria di un miliardo di euro all'anno. Abolizione della legge Gasparri e del duopolio Rai-Mediaset.
In Italia comanda, decide, ordina la disinformazione. Sette televisioni e tre giornali si sono sostituiti alla democrazia. Tutto quello che non sapete è vero. Quello che sapete è ciò che vuole il Sistema. Non c'è bisogno della polizia o delle leggi speciali per vivere in un regime. E' sufficiente il controllo dell'informazione. I media sono il primo obiettivo in qualunque colpo di Stato.
L'Italia non sa più nulla. Non riesce più a giudicare. E' schizofrenica. La realtà e l'informazione che riceve sono due cose diverse, contrapposte. E' un pugile in stato confusionale, che non sta più in piedi, con l'assistente all'angolo del ring che gli grida che va tutto bene. Non essere o sapere? Questo è il dilemma.
Non siamo padroni della nostra vita perchè non sappiamo. Sette televisioni e tre giornali. RAI1, RAI2, RAI3, Canale 5, Italia1, Rete4, La7, il Corriere della Sera, la Repubblica, la Stampa. Il nostro Governo, il nostro Parlamento, i nostri occhi sono loro. I magnifici 10. I nomi dei direttori sono importanti, ma fino a un certo punto. Riotta, Mazza, Giordano, Liguori, Fede, Piroso. A chi rispondono questi signori? Che interessi rappresentano?
Prodi ha messo lì il pinguino Riotta e Fini, "una mattina, una brutta mattina", ha regalato la scrivania del Tg2 a Mazza. I giornalisti dei telegiornali pubblici sono addetti di uffici stampa, velinari (talvolta vaselinari), impiegati di Regime.
Canale 5, Italia1 e Rete4 sono strumenti di propaganda di Testa d'Asfalto. Hanno una doppia funzione: fargli fare miliardi di euro con la pubblicità attraverso Publitalia e mantenere gli italiani in coma assistito. Lo psiconano è un concessionario dello Stato. Le frequenze televisive su cui trasmette sono nostre. Il conto corrente, le notizie e il conflitto di interessi, invece, sono solo suoi. La7 è di Telecom Italia, un megafono degli interessi industrilali dei suoi azionisti. Benetton ad esempio, Telefonica a riesempio.
Paolo Mieli è l'espressione del salotto buono del Corriere della Sera. Un gruppo assortito di società che spazia dalla Pirelli a Mediobanca, da Intesa San Paolo alla Tod. I padroni del Corrierone si chiamano Confindustria e ABI. Geronzi, Passera, Tronchetti, Della Valle. La Repubblica è del gruppo l'Espresso dell'ingegner Carlo De Benedetti, industriale, finanziere. La Stampa è del gruppo Fiat, un quotidiano ispirato da Luca Cordero di Montezemolo.
Riassunto: partiti, Testa d'Asfalto, Confindustria e ABI possiedono l'informazione. Se vogliono possono farci credere qualunque cosa. E ci fanno credere qualunque cosa. Il V2 day del 25 aprile è il primo passo per ridare la capacità di intendere e volere agli italiani. L'informazione va separata da interessi economici e politici.