05 novembre 2011

Energie Rinnovabili, la forza della disperazione!

 E' vero, in Sicilia abbiamo il sole ma ogni tanto nuvoleggia e piove e quindi il fotovoltaico non se lo fila nessuno. Abbiamo una terra vulcanica e si potrebbe fare il geotermico ma scavare è faticoso e non vuole farlo nessuno. C'è il mare. Si potrebbe fare quel sistema innovativo che trasforma in energia il moto ondoso del mare ma i Siciliani ci mettono due ore per entrare in acqua ad Agosto figurati a costruire un impianto del genere magari nel periodo invernale! C'è il vento... Pensate che Pantelleria è chiamata l'isola del vento. Si potrebbero mettere delle pale per sfruttare le correnti marine o le correnti aeree... Ma tutto questo giramento di pale mette confusione e non vuole farlo nessuno. Inoltre, diciamoci la verità, tutte queste fonti rinnovabili sono solo fonti energetiche secondarie perchè prodotte a intermittenza e cioè quando le condizioni climatiche sono favorevoli. C'è però una cosa che in Sicilia è inesauribile e che si rinnova continuamente.

Te ne accorgi e la senti ogni mattina, quando esci di casa e ti hanno fottuto la moto, o quando la moto (o l'auto), la trovi ma, qualcuno in doppia fila, ti impedisce per ore il passaggio.
Te ne accorgi quando scendi 45 minuti prima da casa per poter andare in banca, o alle poste o, peggio, alla Serit, e ti accorgi che sei arrivato in ufficio lo stesso con 2 ore di ritardo.
Te ne accorgi quando si libera un parcheggio, metti la freccia e le 27 auto in doppia fila, prenotate per quel posto, iniziano a suonarti.
E se vai a piedi!! Un Palermitano in attesa alla fermata del bus sembra uno di quei pittori a cui piace disegnare paesaggi stradali: scrutano continuamente l'orizzonte in attesa di un numero, manco avessero giocato al bingo. O che dire della fatidica frase registrata "Si comunica che il treno regionale delle ore 9.45 proveniente da Aeroporto Falcone Borsellino e diretto a Stazione Centrale è stato soppresso. Ci scusiamo coi viaggiatori".
E poi, quando c'arrivi a lavoro, ti sovvien l'eterno, e le morte stagioni, e la presente e viva, e il suon di lei... la responsabile che ti abbannìa (urla, ndr) per il ritardo e, mentre gira i tacchi e sparisce nella sua stanza, tu sei lì a pensare che non c'ha manco un titolo di studio, un CV e che ha fatto qualcosa a qualcuno che l'ha messa da qualche parte. Beh, di sicuro, A TE, da qualche parte l'hanno messa.
Diciamoci la verità: cosa c'è di più inesauribile in Sicilia della disperazione!? Siamo un popolo di disperati! Ormai organizzano i viaggi della speranza in gommoni che vanno da Lampedusa in Tunisia e in Libia!
Ecco la mia proposta. Sfruttiamo la Forza della disperazione! Che un comitato di ingegneri mi attacchi degli elettrodi e studi un modo per trasformare la mia disperazione in energia. Solo un avviso: attenzione a non rimanere folgorati.
 Stasera ho partecipato ad un incontro con Barbara Grimaudo che ha parlato della situazione attuale dell'acqua nella Provincia di Palermo. Ma non voglio parlarvene adesso, è un vero casino e io sono ancora confuso e incazzato. Ma una cosa non posso risparmiarvela.
Io, ovviamente, ho ironizzato sulle rinnovabili e sono fermamente convinto che debbano essere STRA utilizzate per implementare le canoniche energie (purchè non siano di orgine fossile: basta cu stu petrolio!). Oggi, però, voglio parlarvi di uno scandalo, di come l'Italia riesca a essere sempre all'avanguardia sia nelle proposte che nelle smentite. Ringrazio di questo il Dott. Giampiero Trizzino che presto intervisterò e inviterò a partecipare alla mia trasmissione radiofonica: La Perla Nera.
La legge che avevamo fatto per incentivare il sostentamento delle rinnovabili era nu bàbà, ce la invidiavano in tutta europa. L'abbiamo distrutta aggiungendo la frase "energie rinnovabili e assimilate"... Quella maledetta parola (assimilate) ha spostato indegnamente tutti i finanziamenti, per qualche anno, verso gli inceneritori, ribattezzati solo da noi "termovalorizzatori" in modo da poter essere assimilati a fonti di energia rinnovabile (peccato che siano altamente inquinanti). Per fortuna che esiste l'Euorpa che, non solo ci multa regolarmente, ma c'ha anche costretti ad intraprendere una politica energetica più incentrata sui 4 elementi: sole, acqua, terra e vento.

A proposito di quest'ultimo elemento negli ultimi anni si è visto un proliferare di pale eoliche tanto da fare incazzare seriamente Vittorio Sgarbi, solitamente mansueto. Perchè una tale proliferazione? Si, una risposta potrebbe essere che in Sicilia non manca di certo il vento. Un'altra e più importante risposta è che tali impianti hanno un costo di realizzazione e di manutenzione molto basso (rispetto ad altri) ed un buon rendimento energetico. Inoltre, affiancandolo ad un sistema di generazione di energia elettrica mediante celle ad idrogeno, si potrebbe anche ovviare al problema che nasce quando il vento cessa di soffiare. Verrebbe garantita così la famosa continuità, condizione essenziale affinchè una forma di energia possa essere tenuta seriamente in considerazione dalla Comunità. Esistono anche dei semplici accorgimenti per implementare le due tecnologie. Basta munire la pala eolica di un sensore che, nel momento in cui la pala scende sotto una certa velocità di rotazione, attiva il sostentamento ad idrogeno. Ma dove sta lo scandalo direte voi? Ve la faccio io una domanda: QUANTI DI VOI SANNO CHE GLI IMPIANTI EOLICI NON SONO COLLEGATI ALLA RETE ELETTRICA? Qualcuno di voi sarà perplesso e sarà tornato indietro a leggere con incredulità... D'accordo vi aspetto (nel frattempo vi prego di notare che, come si evince dalla foto, non c'è nemmeno l'ombra di tralicci e dei classici fili propri delle reti elettriche). Ebbene sì: gli impianti eolici, nella quasi totalità, sono scollegati dalla rete elettrica nazionale e quindi SI FANNO ENERGIA ELETTRICA PER SE' STESSI! Ma non è possibile, direte voi. A che pro? Perchè le società mantengono in vita questi impianti, facendo fronte ai loro costi di gestione, senza poter lucrare? E quì vi sbagliate! Le aziende che impiantano dispositivi eolici sono solitamente compagnie che producono energia in altre maniere (petrolio, idroelettrico...) ma che, per sottostare alle norme europee, devono produrre una certa percentuale di energia sfruttando le cosidette rinnovabili! Ma non è tutto quì. L'Europa ripaga molto molto profumatamente queste aziende pagandole con i cosidetti CERTIFICATI VERDI. Un affare, che non ho problemi a ribattezzare TRUFFA, ai danni dello Stato e dei cittadini! Questo perchè, come ci fa notare il Dott. Trizzino nella sua relazione "(..) è compito del gestore della rete elettrica (TERNA, ndr) effettuare l’allacciamento; al produttore, invece, basterà dichiarare la potenza dell’impianto per ottenere i Certificati Verdi, a prescindere dall’avvenuto collegamento.."!

Insomma è salita la mia bile e con essa la mia disperazione... Ingengeriiiiiiiii!!!

Clicca qui per visualizzare lo stralcio della relazione del Dott. Giampiero Trizzino dal titolo "IL PIANO ENERGETICO AMBIENTALE SICILIANO: LIMITI E PROSPETTIVE"

6 commenti:

  1. Diciamo che è raccapricciante.
    E che descrivere questo sfacelo con ironia,
    aiuta a uscirsene con un sorriso.
    Amaro.
    Grazie per avermi resa edotta sulla situazione, per il resto, non c'è molto da dire...
    Tranne che dalla disperazione all'indignazione seria il passo dovrebbe essere molto breve!

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  2. Grazie a te Sofia...
    L'indignazione è a livelli massimi

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. Grazie Alessandro per avermi citato e complimenti per l'incisività del tuo articolo.
    Purtroppo è tutto vero e consultabile nel documento del Piano energetico-ambientale della Regione Sicilia (PEARS).
    Recentemente sono intervenute le Linee Guida nazionali del 2010 e il D.lgs. 28/2011 (attuativo della Direttiva europea 2009/28/CE, meglio nota come "Direttiva 20 20 20") che stanno cercando di dare ordine all'intera materia.
    Ciononostante gli errori commessi in passato rimangono e non sarà facile eliminare gli enormi ventilatori (assolutamente inutili) piazzati a pochi metri dal tempio di Segesta, tanto per citare un caso.

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  5. Ciao Giampiero,
    solitamente è buona norma (più o meno condivisibile) che l'autore del blog si tenga distante dalle repliche tra i commenti per evitare troppi convenevoli.
    In questo caso però lo faccio esclusivamente per invitare i lettori ad ascoltarti magari già martedì prossimo in radio e per venirti a sentire alla riunione che si terrà a Palermo presso la sede del Movimento 5 stelle. Ti prego di fornirci la data!

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  6. Incredibile! E come al solito queste notizie non girano mai...

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