07 aprile 2008

Tempo di Petizioni

Adesso che tutti si iniziano a sciacquare la bocca con la parola "Democrazia" ed altre stronzate con le quali ci vogliono far credere di essere un popolo sovrano ed una nazione nella quale il cittadino è libero.. di scegliere la classe politica, di cercarsi l'informazione eccetera.. Adesso che si parla di moralità insomma adesso che tutto sembra rose e fiori perchè le elezioni si avvicinano, vediamo di usarli veramente questi mezzi che ci da in mano lo costituzione..E' partita da Palermo, ne ha anche parlato Stefania Petyx a "Striscia la notizia", una petizione on-line che potrebbe, se il Governo Siciliano la accogliesse, far cadere il malcostume tutto Siculo, di accattarsi i voti ed, in particolare, di fotografare la propria preferenza.. La proposta ricalca la scia di altri paesi come la Francia, ed altri, nei quali si vota senza chiudersi nella cabina elettorale.. La petizione chiede praticamente che vengano tolte le tendine in modo da votare ed essere più controllati (solo su possibili azioni illecite).. Ho fatto lo scrutatore e mi è capitato di percepire qualche flash o di trovare la cabina elettorale piena di manifesti e volantini.. Ecco la petizione!

Sempre a proposito di elezioni, cosa dire sui recenti arresti di due Presidenti di seggio a Palermo? Solo in quei due seggi sono stati rinvenuti ben 500 voti inventati a favore di Mr Diego Cammarata.. Tra parentesi dove ero io Olrando aveva stravinto.. Dovrei andare a vedere i risultati ufficiali.. E' nata un'altra petizione on-line che chiede che i risultati di quelle elezioni (su cui c'� stata un'inchiesta seria gi� dalla settimana successiva al voto) vengano messe in discussione alla luce dei recenti gravissimi fatti accaduti.. Prima di proporvi la petizione rinfrescatevi la memoria con questa inchiesta di Repubblica girata con una telecamera nascosta all'Ufficio Elettorale di Palermo.
Vi siete "arricriati"? Adesso vediamo di fare qualcosa.. Ecco la petizione!

Infine sempre un occhio all'antimafia: firmiamo una petizione molto importante in favore di Pino Masciari l'imprenditore calabrese che non si � piegato al racket, che ha denunciato, fatto arrestare e condannare decine di appartenenti alla `ndrangheta. La sua storia, a riflettori spenti, va avanti da ben 11 anni: da quando, nel 1997, fu sottoposto a un Programma Speciale di Protezione, insieme a sua moglie Marisa e ai suoi due bambini. La legge prevede che, dopo un certo periodo di tempo, il testimone di giustizia e la sua famiglia possano rientrare nella societ� come cittadini �normali�, ma oggi bisogna ammettere che non ci sono le condizioni perch� la sua famiglia continui a restare ancora in Italia considerando la situazione di abbandono e l'assenza dei settori preposti alla protezione, che sarebbe dovuta avvenire in modo vigile e costante nella localit� (per cos� dire) protetta. In data 31 marzo, l'imprenditore calabrese lascia la localit� protetta senza scorta per recarsi in Calabria come forma estrema di protesta in attesa della risposta delle istituzioni e contemporaneamente chiede per la famiglia asilo politico o adozione ad altro Stato.

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