09 dicembre 2012

Parentopoli o lamentopoli?

Che significa Parentopoli? Sembrerebbe richiamare Paperopoli, la famosa città abitata dai paperi targati Walt Disney. Quindi con Parentopoli ci immaginiamo una città o una comunità abitata o popolata da soli parenti. E' bello e utile parlare però poi, all'atto pratico, anche i numeri vogliono la loro parte e, spesso, da soli mettono a tacere tutte le discussioni. Faccio parte del MoVimento dal 13 ottobre 2005 e su 1.452 iscritti (SOLO al gruppo di Palermo) il numero di parenti miei iscritti è ZERO. Se poi guardiamo a livello regionale, a parte il caso di Azzurra Cancelleri (sorella di Giancarlo) c'è solo un altro caso di parentela all'interno del MoVimento legato ai nostri 15 deputati. Cioè 15 deputati regionali, in tutta la Sicilia, hanno solo 2 parenti attivisti iscritti al MoVimento 5 Stelle. Tra l'altro Giancarlo e Azzurra Cancelleri hanno entrambi un lunghissimo curriculum di attivismo.

Parentopoli, dice wikipedia, è il termine utilizzato dai mass media italiani per riferirsi a un sistema diffuso di favoritismi e di distribuzione di incarichi pubblici a persone tra loro imparentate. La parola è stata ideata sul modello di Tangentopoli ed è composta dal determinante "parente" (nel senso di appartenente alla stessa famiglia) e dal determinato "poli", che significa "città". Il significato del termine "parentopoli" è affine a quello di nepotismo, ma viene usato soprattutto per indicare inchieste giudiziarie e reportage giornalistici che hanno al centro situazioni di nepotismo in ambito politico, universitario e nella pubblica amministrazione.

Io ritengo che per Parentopoli si debba intendere un sistema di assunzioni che miri a favorire coloro che abbiano una parentela col datore di lavoro piuttosto che il Curriculum Vitae del candidato. Se la democrazia si basa sul concetto che, fissate le regole, si parte sullo stesso piano e poi si prendono in considerazione i parametri decisi allora perchè un parente dovrebbe partire svantaggiato?


Se il sistema è trasparente non ci può essere una Parentopoli. Posso capire che si possa parlare di conflitto di interesse ed è sempre bene prevenire piuttosto che doversi per forza fidare. E allora prevediamo commissioni esterne, giudici imparziali ma non si può costringere un parente ad essere giudicato negativamente a priori. E' contro la costituzione!

Parlare di Parentopoli riferito al M5S prima mi fa sorridere e poi mi fa venir voglia di chiarire, perchè è vero che forse gli italiani pensano male di default ma è anche vero che hanno l'apertura mentale per riconoscere la validità di un discorso e, se opportuno, ritrattare e cambiare idea.

Parentopoli applicato alle elezioni del M5S: fino a Marzo 2012 il MoVimento 5 Stelle era un movimento snobbato da tutti. I giornali ne parlavano quando Grillo veniva in Sicilia, i politici non volevano nemmeno sentirlo nominare e sbottavano "antipolica" dai loro microfoni, i cittadini lo guardavano con curiosità e compassione "non cambierà mai niente in questo paese maledetto". Questa premessa serve per avere un'idea di quelle che erano le nostre riunioni. Una ventina di attivisti in una stanza che cercavano di affrontare il mondo. E quando abbiamo dovuto affrontare le comunali ci siamo contati e ci siamo accorti che non ce la facevamo coi numeri. Io non me la sento, io devo studiare, mi licenziano eccetera. E allora che si fa? Va bene, mia moglie che ha sempre partecipato insieme a me ai bachetti, alle attività, alle riunioni mi dà una mano e si candida. Mia sorella non può. Ti prego, la legge ci impone che una parte dei candidati deve essere di sesso opposto rispetto alla maggioranza e lei fa parte del movimento da anni. Va bene cerco di convincerla. Ecco, questa era la situazione.

Oggi siamo tanti, forse troppi. I nostri 15 deputati dovranno assumere personale per essere coadiuvati in Parlamento. Hanno organizzato un sondaggio spalmato a tutti gli attivisti siciliani per sapere se la parentela con uno dei deputati debba essere un vincolo di impossibilità a presentare il proprio CV. Un sistema che chiede tramite sondaggio a tutti gli iscritti un parere su come affrontare la scelta può mai essere accostato al termine "Parentopoli"?

Non è che la nostra città di cui parlavamo in partenza debba piuttosto chiamarsi Lamentopoli?

1 commento:

  1. Anonimo7:23 PM

    Le accuse decadono più velocemente se non fondate e molte trovano il tempo che trovano se non si reagisce ad esse. La necessità di persone che destino entusiasmo in un sistema nuovo deve superare una soglia critica in numero e qualità affinchè queste possano influenzare la massa che sicuramente è predisposta alle lamentele per un fattore culturale. Perchè? In fondo il siciliano è inviluppato nella sua stessa emotività che non riesce a superare o a integrare in una sana intelligenza. La lamentela nasce a mio avviso dalla sua necessità di non lasciare schemi emotivi che conosce per evitare l'azione. Il lassismo famosissimo si trasforma così verbalmente e la forza con cui espone il concetto diventa il suo schermo per difendersi dal nuovo. Se a tutto questo aggiungiamo un pizzico di arroganza abbiamo la perfetta ricetta del palermitano medio. Se solo la gente avesse più fiducia negli altri si renderebbe conto velocemente che il cambiamento non è solo dietro l'angolo ma necessita della nostra partecipazione.

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