09 novembre 2011

Chi deve assicurare la verità può mentire!? Una bugia dello Stato come si configura?

Non è facile trovare un titolo a questo post e tuttora non ho idea di come lo intitolerò. In generale sono un tipo che odia le menzogne, che cerca di astenersi dal dirle e che riesce a mal sopportare solo quelle "a fin di bene" (si potrebbe aprire un argomento intero circa il virgolettato ma soprassediamo). Mi limito a dire che, per me comunque, le bugie sono umane. Mi irritano, le evito ma, sforzandomi, posso anche arrivare a comprenderle. Quello che non tollero e che non ho intenzione alcuna di tollerare è quando le bugie vengano dalle Autorità. Che io sia una persona diversa dal comune ormai l'avete e l'ho capito. Io non mi sento diverso ma evidentemente lo sono. Perchè ho sbraitato, denunciato e incitato alla "ribellione" davanti a menzogne gravissime che, penso, screditino del tutto le istituzioni. Un esempio lampante le "armi di distruzione di massa e le armi nucleari" che hanno spinto alla presa dell'Iraq da parte degli USA. Ma dove cazzo erano? Cioè signori, Bush ha mentito giustificando così una guerra che è durata anni e che ha condotto alla morte di Saddam... E' successo niente quando le bombe non sono state trovate? Non mi pare. E noi stiamo a guardare...
Oggi non voglio parlare di Bush e dell'Iraq, per carità. Voglio parlare di un signor nessuno, morto in cella come tante altre persone.
Un senegalese fermato il giorno 11 dicembre 2010 perché sprovvisto del permesso di soggiorno e già raggiunto da provvedimento di espulsione. Un uomo che ha fornito il certificato medico che attestava la sua malattia (soffriva di asma con crisi acute) e che è stato lasciato morire in cella mentre chiedeva aiuto.
State a vedere cosa è accaduto: Dopo un'indagine di un anno sulla misteriosa morte di Saidou Gadiaga, avvenuta nella caserma di piazza Tebaldo Brusato a Brescia (e non in carcere), il magistrato ha chiesto l'archiviazione del caso.
Ecco le dichiarazioni dei carabinieri: nella relazione di servizio inviata alla Procura, e in altre comunicazioni al consolato senegalese, i militari collocano il decesso di Gadiaga in ospedale, parlano di un aneurisma ma soprattutto escludono ritardi e carenze nei soccorsi. Anzi. Il maresciallo che apre la porta all'immigrato viene addirittura premiato dal comandante provinciale dell'Arma. A questo atto eroico seguono anche le parole del comandante che dice: "In un video che abbiamo consegnato alla Procura c'è la conferma della nostra umanità".

Ora io non so che video abbia visto il Comandante, io comunque vi esorto a guardare questo:



Se avete guardato il video avrete notato delle "leggerissime" discrepanze con la versione dei Carabinieri. Proviamo a scendere più in profondità e leggiamo la dichiarazione del detenuto della cella accanto: "Sono stato svegliato dal detenuto che picchiava contro la porta e chiedeva aiuto gridando. Aveva una voce come se gli mancasse il respiro. Dopo un po' di tempo ho sentito che qualcuno apriva la porta della cella e lo straniero, uscito fuori, credo sia caduto a terra". E quando gli chiedono quanto tempo fosse passato prima dell'arrivo dei soccorsi così risponde: "Penso 15-20 minuti, durante i quali l'uomo continuava a gridare e a picchiare le mani contro la porta".
Analizziamo il video: Da quando si vedono le dita di Gadiaga sporgere dallo spioncino (sono le 7.44, l'uomo sta chiedendo aiuto già da parecchi minuti) all'arrivo del carabiniere, passano due minuti e 35 secondi. Gadiaga, uscito finalmente dalla cella, cade a terra alle 7.52: otto minuti dopo essersi sporto dalla camera. Altri 120 secondi e arrivano i medici del 118. Gadiaga è già privo di conoscenza, per lui non c'è più niente da fare. 
E se questo non bastasse leggiamo la sentenza del medico legale: "la morte è avvenuta a causa di un gravissimo episodio di insufficienza respiratoria comparso in soggetto asmatico". E attesta, inoltre, che l'uomo "era clinicamente deceduto già all'arrivo dell'autoambulanza"... Ma quale aneurisma e quale morte in ospedale!? 
Davanti ad episodi del genere non si può restare impassibili. Al di là di quello che è successo IO ESIGO CHE NON CI SIA REATO PIU' GRAVE DELLA FALSA TESTIMONIANZA QUANDO A PRONUNCIARLA SIANO LE ISTITUZIONI! Non è assolutamente ammissibile che le autorità mentino quando indossino la divisa ed il tricolore. I carabinieri, l'esercito, la polizia, sono tutti corpi nati a DIFESA DEL CITTADINO, e non della casta! 

Adesso sono riuscito a dare un titolo al post. E dò la mia risposta: per me è ALTO TRADIMENTO! Se è vero che siamo in democrazia e che il potere è dei cittadini, è alto tradimento quando si mente davanti al popolo! Cosa ne pensate? Fate le vostre proposte, sono pronto a fare di tutto perchè si faccia una legge che VIETI SEVERAMENTE, con pene perentorie, alle autorità il lusso di prenderci per il culo!

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